Centro Studi Albero del Mondo. Empyrium


Draugr:

tradizioni e gogliardia nella musica dell'Orda Abruzzese!


 Nome:  Draugr
 Componenti:  Augur Svafnir, Triumphator, Mors, Ursus Arctos, Stolas, Jonny
 Provenienza:  Italia
 Genere:  Hordish metal
 Links: http://www.draugr.it/

I Draugr sono nati in una fredda notte invernale del 2002 quando dalle ceneri di alcune band black metal Essi risorsero per celebrare lo spirito pagano che caratterizzava le loro vite e la loro terra natia.

La prima formazione era composta da Svafnir (voce) , Stolas (basso) , Neifelheim (batteria) e Tenebrion (chitarre) ed era orientanta verso un black metal cupo e di vecchio stile ispirato a Dark Throne, Immortal e Marduk.
In quell'epoca la band non aveva ancora un nome ma dopo alcuni mesi Triumphator, proveniente dai Disharmony, si unì alla band come seconda chitarra e finalmente la prima line-up era completa e i Draugr erano nati. Come suggerisce il nome del gruppo,agli inizi grande ispirazione proveniva dalla cultura nordica che aveva originato il loro genere musicale, e così con questa tipica attitudine "scandinava" nel maggio del 2003 fecero uscire il loro primo demo, "Spirits of the North", suonando un black/thrash metal primordiale e veloce.

Dopo l'uscita del demo, Tenebrion lasciò la band per motivi personali,e seguì un periodo di instabilità a causa della mancanza di motivazione nei musicisti che volevano suonare con loro, ma c'era abbastanza materiale per un album intero, così decisero di realizzarlo. "Nocturnal Pagan Supremacy" uscì per l'etichetta underground tedesca Christhunt tra il febbraio e il maggio del 2005.

Dopo anni e una intensa attività dal vivo, i Draugr decisero che volevano di più dal loro sound e dal nuovo materiale così nel 2007 Ursus Actos si unì alla band, alle tastiere e Warth alle chitarre per dare più potenza e sonorità epic/folk alle nuove composizioni. Il risultato di questa alleanza fu una miscela assassina di black-thrash-folk e epic metal che loro amano chiamare semplicemente "Italian Hordish Metal". Così come il lupo caratterizza la Regione da cui proviene l'Orda, la musica è ispirata dalle forze pagane e dalla natura selvaggia, dal ricordo di Tradizioni arcaiche, di vecchie leggende locali e dal barbarismo, unito ad una orgogliosa soddisfazione di esser discendenti degli antichi popoli italici guerrieri come i Sanniti, i Marsi, i Vestini e i Marrucini, e la "summa" della nuova ondata dei Draugr è la registrazione del loro secondo album completo, chiamato:"De Ferro Italico", registrato durante la primavera/estate del 2010 ed autoprodotto in 500 copie.

Dopo le sessioni di registrazione Nifelheim preferì adottare il suo vero nome, Jonny e il chitarrista Warth lasciò la band, sostituito da Mors come sessionist prima di diventare definitivamente, nel gennaio del 2012, un membro della famiglia. Nell'ottobre del 2011 Augur Svafnir lasciò il suo ruolo di frontman nei live-show a causa dei suoi impegni lavorativi che lo assorbivano davvero molto e Nemesis, già cantante e chitarrista degli aquilani Grimorium ha preso il suo posto sino a quando l'Augure si ricongiungerà alla band.

Per i Draugr le performance dal vivo sono state spesso importanti e il successo mediatico di "De Ferro Italico" ha permesso loro di suonare in molti concerti in Italia, Germania, Francia e Austria e in vari festival di supporto a varie grosse band metal quali Immortal, Taake, Moonsorroew, Ensiferum e molte altre. Ursus Arctos(tastiere) ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune domande dell'Albero del Mondo.



1) Inizialmente, come testimoniato dal vostro monicker, le lyrics dei Draugr si concentravano sulla mitologia scandinava. Cosa vi ha portato a spostare l'attenzione sulla storia della vostra Terra (l'Abruzzo) e in special modo sulla vostra zona di provenienza (Chieti e provincia)? E come siete arrivati a questa evoluzione, a mio parere azzeccata e vincente?
L'evoluzione è stata del tutto naturale, un sentimento di appartenenza si è sviluppato in noi in seguito allo studio della nostra storia antica, dei suoi culti e della tradizione pagana pre-Romana. E' stata questo a determinare il cambiamento di tematiche all'interno della nostra musica. Ad oggi la scena black scandinava rappresenta ancora molto per noi ma ci siamo resi conto che la nostra terra d'origine può dare molti spunti sia dal punto di vista musicale che concettuale.

2) Parallelamente alla evoluzione concettuale, anche il vostro sound si è sempre più indirizzato verso sonorità folkeggianti, sino ad ottenere un sound che mescola maestosità, epicità, goliardia pagana, tempesta sonora. Potete spiegarci anche in questo caso i passaggi che hanno portato a questa svolta?
Uno studio altrettanto approfondito della tradizione musicale abruzzese, antica e moderna, zufoli, organetti diatonici e scacciapensieri. Con i mezzi a nostra disposizione abbiamo cercato di riprodurli tutti coinvolgendo anche diversi ospiti nelle sessioni di registrazione di 'De Ferro Italico'.

3) Parlateci del vostro ultimo album, "De Ferro Italico": musica, testi, songwriting, gradimento riscosso…
"De Ferro Italico" è un concept para-storico, il tema principale è la resistenza di un gruppo di guerrieri all'oppressione avviata, nel 391 d.c., dai decreti Teodosiani che proibivano l'adorazione di divinità pagane e abolivano di fatto i culti antichi delle popolazioni italiche che venivano a contatto con Roma. Nel narrare la vicenda siamo stati molto attenti alle situazioni ricorrenti nella vita dei nostri antenati ed il più possibile fedeli alle sonorità, antiche e moderne, della nostra terra. Il disco è stato concepito tra il 2008 e il 2010 e ci ha visto molto coinvolti in una continua ricerca per rendere al meglio ogni singolo istante del concept, i testi sono opera dell'Augure e, per il gradimento, posso dirti che nei primi 4 mesi siamo riusciti a vendere 400 copie autoprodotte e questo è senza dubbio un gran bel risultato.

4) Ritenete che la musica possa essere un veicolo di trasmissione culturale? E' possibile, a vostro avviso, incentivare attraverso la proposta musicale l'amore e la riscoperta verso i propri usi, costumi, arte, natura e tradizioni, e verso una maggior conoscenza del proprio territorio locale e nazionale?
Assolutamente sì, che piaccia o meno, in molti al giorno d'oggi preferiscono acquistare un album musicale piuttosto che un libro o una rivista d'argomento culturale, quindi consideriamo la musica come il veicolo di trasmissione più incisivo in questo senso.

5) Come Janvs, Spite Extreme Wing e Satanel cantate in italiano. Cosa rispondete a chi asserisce che una tale scelta possa rivelarsi controproducente per una maggior diffusione della vostra musica? Personalmente, posso dirvi che non solo condivido la vostra impostazione ma trovo che il nostro idioma nazionale sia molto adatto ad un certo tipo di metal
Semplice! Non risponderemmo a chi ci dovesse rivolgere una domanda tanto stupida! L'italiano è una lingua molto musicale ed adattabile ad ogni genere, tu stesso hai citato tre grandi gruppi italiani che, prima di noi, sono riusciti a creare liriche molto profonde su sonorità estreme, inoltre non c'è modo migliore per far 'sentire' i tuoi testi se non nel modo in cui escono dalla tua mente senza traduzioni, con qualsiasi fine esse siano fatte.

6) Il Paganesimo, gli antichi Culti italici ed indo-europei. Per voi si tratta di un interesse meramente culturale o di una condivisione spirituale? Vi ritenete Pagani? Ditemi la vostra sull'argomento politeismo e sulla rinascita e diffusioni di gruppi cultuali pagani…
In questi anni siamo venuti in contatto con diverse associazioni culturali di stampo pagano e, per quanto mi riguarda, pur non ritenendomi pagano, apprezzo molto il lavoro di riscoperta delle tradizioni che esse svolgono.

7) Perché in Italia c'è così tanta difficoltà a imporre la propria musica e a suonare? Perché secondo voi, anche in festival nazionali la scelta di band italiane è scarsa, nonostante l'Italia abbia sempre, sin dagli anni '80, sfornato band di indubbio valore creativo e tecnico-musicale?
Ti sbagli! Prima forse era semplicemente 'difficile' ora è diventato anche 'costoso', se sai a cosa mi riferisco.... Purtroppo, per alcuni organizzatori, creatività e capacità tecnico-musicali valgono ben poco paragonate a 50 ingressi in più. In questo senso mi sento di voler spezzare una lancia a favore degli organizzatori del Fosch Fest, a cui quest'anno prenderemo parte per la seconda volta, in compagnia di Moonsorrow, Arkona e degli amici Furor Gallico

8) Vi sentite parte di un qualche tipo di scena? Che bands vi piacciono e quali, in qualche modo, possono dirsi "sorelle" dei Draugr?
Non facciamo parte di nessuna scena, abbiamo rapporti di reciproco supporto con diverse bands, italiane e non, con le quali abbiamo condiviso il palco in passato, ma mettermi a fare la lista sarebbe impossibile.

9) Vi piace suonare dal vivo? Che tipo di atmosfera create sul palco e a quale tipo di pubblico vi piace rivolgervi?
Ci piace prendere d'assalto il pubblico! Di qualsiasi genere esso sia.

10) Ci sono altri argomenti (letterari, cinematografici ecc.) che ispirano Draugr, anche inconsciamente? Cosa vi appassiona al di fuori della musica?
La nostra musica è ispirata da tradizioni e storia antica locale, per il resto abbiamo diversi interessi come motori, escursionismo, arte in senso lato e alcolismo.

11) Che altri generi musicali e artisti vi piacciono, e di quali bands metal, attuali o del passato siete fans sfegatati?
Ascoltiamo di tutto: metal, rap, rock, folk, musica elettronica e cantautorale. Per fortuna siamo tutti abbastanza 'open minded' e questo si riflette sulla nostra proposta musicale. Per il resto posso dirti che Stiny Plamenu, Prophilax, Morothead e Marco Masini fanno spesso da colonna sonora durante i nostri viaggi!

12) In conclusione, vi concedo un po' di spazio per dire qualcosa che ritenete fondamentale e su cui volete attirare l'attenzione. Grazie della pazienza e del tempo che mi avete concesso
Grazie a te per lo spazio concessoci! Invitiamo tutti i lettori alla nostra prossima data nella penisola, il 30 luglio all'Arena Feste di Bagnatica (BG) per il Foschfest (www.foschfest.it) e a concedere un ascolto alla nostra ultima fatica "De Ferro Italico". Valete!
U.A.


Thordenfjell

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